mercredi 26 mars 2014

Scarpette nuove

Qualche mese fa, avevamo discusso un po' del gusto infallibile di Maman in fatto di scarpe. Se non ve  lo ricordate, e se siete coraggiosi, potete rinfrescarvi la memoria qui .
E, fino a poco tempo fa, Gioiuzza sceglieva con gli stessi criteri anche le scarpe per la sua Mini.  
Vi ho fatto un piccolo collage qui sotto di alcune fra le mie prime scarpette, tutte scelte da Maman naturalmente. A quelle dorate Maman è particolarmente affezionata, perché sono state le prime, comprate due mesi prima della mia nascita. Evidentemente l'idea di mettermi due topi ai piedi, per la gioia del gatto di casa, deve esserle talmente piaciuta da replicare in inverno con uno stivaletto anche lui "toposo". Per non parlare delle scarpe da piccola squaw (le frange sono una delle ossessioni di Gioiuzza), o di quelle con le ali...



L'anno scorso, ci fu un timido segnale di cambiamento, il giorno che la mia madrina, venuta in visita da Barcellona, si presentò con un bellissimo paio di scarpe da flamenco con il tacco. (le potete vedere qui).
Fu un piccolo ma significativo segnale della svolta che stava per avvenire nella mia vita. 
Basta topi, frange e ali: ormai le scarpe (e anche i vestiti, of course) li scelgo io. A me strass, paillettes&co. 





Come potete vedere, il mio gusto in fatto di scarpe è molto più girly di quello di Maman. Lo so che si vedono delle baskets sullo sfondo, ma quelle le ha comprate Maman, è tornata a casa con un bel pacchettino urlandomi: sorpresa! 
Proprio una bella sorpresa, si! Ma non vi preoccupate, appena Maman si distrae un attimo le faccio scomparire: le butto giù dal balcone, l'ho già fatto con un paio di Adidas ed è proprio un gioco da bambini.
PS) Maman minaccia di comprarmi un paio di Birkenstock per l'estate. Cosa mi consigliate di fare?

Ballerine viola Accessorize, ballerine fucsia Ballalisa, baskets H&M

samedi 22 mars 2014

Swinging Londress

Come vi avevo già raccontato qui su Gushmag, abito nel X arrondissement di Parigi. 
Un tempo abitato da curdi e pakistani, negli ultimi anni questo quartiere è diventato la place to be: cafés e ristoranti si sono moltiplicati da un lato e l'altro della Rue Saint Denis, per la gioia dei nottambuli parigini.
Ed anche io, la vostra Mini, nonostante la mia giovane età, faccio già parte di questo popolo della notte parigina.
Sapete già che che per l'aperitivo potete trovarmi al Cadran, dove ad appena cinque giorni ho scoperto le famose frites servite con l'aperitivo. 
Oggi invece voglio farvi vedere un altro dei locali preferiti, proprio di fronte casa: le Swinging Londress.



La specialità della casa è l'hamburger, in questo momento molto di moda nella capitale francese.



Da accompagnare con una birretta fresca, sicuramente vi sarete già accorti che non rifiuto mai una bella  bionda ghiacciata, nonostante le persone attorno a me mi guardino in maniera strana. Mah, cosa avranno da ridire?





E siccome mi piace uscire in compagnia, l'ultima volta ho portato con me la mia amica La Giraffa. Quella sera giravano un film allo Swinging Londress, come potete vedere dal materiale alle mie spalle nella foto. Chissà, magari mi vedo anche io…



Quando inizia la bella stagione, vi consiglio di sedervi ad uno dei tavolini sul marciapiede, quella che noi francesi chiamiamo la terrasse. Di mattina, sono bagnati dal sole, e potrete gustarvi il brunch domenicale. Al tramonto invece, potrete fermarvi ad osservare Parigi che non si ferma mai, e che accende le sue mille luci della sera. E poi, vi dico un segreto, sarete proprio ad un tavolo con vista su casa Mini.



Swinging Londress, 97 rue du Faubourg Saint Denis, Paris X

lundi 17 mars 2014

Al supermercato

Come ormai sicuramente avrete capito, Maman ha le idee molto chiare su come bisogna vestirsi nelle varie situazioni.
Paillettes? assolutamente no a Capodanno, e mai, dico MAI, dopo le diciotto, altrimenti si potrebbe dare l'impressione di prenderci troppo sul serio. 
Certo però quel miniabito in maxi paillettes è un peccato lasciarlo nell'armadio, e allora perché non indossarlo per scendere al Monoprix (il supermercato sotto casa nostra, ndr)? Con le Stan Smith è perfetto, e basta buttarci sopra l'inseparabile cappotto leopardato, o il parka se fa freddo.
Così anche io mi adeguo; ma con più stile, perché io sono meno sciatta di Maman, che in fondo è una sciattona inside.
E così, eccomi nel carrello mentre accompagno la Nonna al supermercato, in Italia. Controllo la lista della spesa, perché la Nonna dimentica sempre qualcosa, sarà l'età? Maman dice che no, la Nonna è sempre stata così. Per fortuna che ci sono io.



Come potete vedere, ho scelto di indossare il vestito che Maman mi ha comprato per le feste natalizie (lo avete visto qui). Ho aggiunto un paio di ballerine viola  con tanti strass e collants in tinta. 
Pizzo e strass, un connubio perfetto per un'uscita al supermercato alle undici del mattino, non vi pare?
Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più elegante al reparto frutta e verdura?







Minichic indossa: vestito Zara, collants Calzedonia, ballerine Accessorize

samedi 15 mars 2014

Coriandoli a Natale

Scusate la mia presenza a singhiozzi di questi giorni, e scusate anche la canzone patetica. Ma l'umore di Maman è così in questi giorni: patetico, e a singhiozzi. E visto che io non ho ancora imparato a scrivere, dobbiamo adattarci.
Intanto ne approfitto per farvi vedere le scarpe che ho messo per andare al parco il giorno di Carnevale. Ho comprato tre paia di scarpe nuove negli ultimi giorni. Queste le ha scelte Maman (nessun dubbio possibile, vero?) ma non vedo l'ora di mostrarvi quelle che ho scelto io.




mardi 11 mars 2014

Un dimanche à Paris

Pronti per continuare la nostra passeggiata sulla Rive Gauche parigina?
La volta scorsa abbiamo bighellonato in Rue de Buci, adesso che ne dite di perderci in uno dei tanti passaggi del Quartiere Latino? 
Entriamo nella Cour du Commerce-Saint-André attraverso Boulevard Saint Germain: da un lato e dall'altro, negozi, bar e ristoranti. 
Sulla destra il più vecchio café di Parigi, il Procope, fondato nel 1684.  Un tempo frequentato da artisti e intellettuali (nel XVIII secolo annoverava fra gli habitués Voltaire, Diderot e D'Alembert), durante la rivoluzione francese fu il covo di Danton, Marat e Robespierre. Una strizzatina d'occhio a questo passato rivoluzionario sulle porte delle toilettes, dove troverete scritto "Citoyens" e "Citoyennes" (cittadini e cittadine) rispettivamente per gli uomini e le donne.
Una curiosità: Danton ha abitato al numero civico 1 di questa corte.











Ma dopo tanta erudizione, un po' di shopping, che Maman in fondo è una persona frivola. Ci fermiamo davanti alle vetrine di Un dimanche à Paris, e non riusciamo a resistere alla tentazione di entrare. Se volete fare una pausa, c'è la sala da thé. Noi invece preferiamo fermarci alla boutique, compriamo delle scatole di  dolciumi da regalare e il migliore éclair au chocolat di tutta Parigi, che divoriamo immediatamente. Un po' caro certo (poco più di cinque euro) ma ne vale la pena. 









Un dimanche à Paris
4 6 8 Cour du Commerce-Saint-André, Paris VI