mercredi 4 septembre 2013

Roy Lichtenstein al Centro Pompidou

Domenica scorsa a Paris pioveva tanto tanto, proprio il tempo adatto per visitare un museo. 
Così io, Papa e Maman siamo andati a vedere la mostra di Roy Lichtenstein al Centro Pompidou.



Appena entrati, ho capito subito che questa mostra mi sarebbe proprio piaciuta. Infatti, già nella prima sala, ecco il mio Mickey pronto a darmi il benvenuto: Look Mickey, un'opera del 1961, periodo in cui Lichtenstein si ispira ai fumetti.



Oh Mickey...I love you too...but... but, c'è sempre un but (ma). Infatti, continuando a visitare la mostra, di fronte a questo quadro mi sono resa conto che non si trattava di Mickey ma di Jeff.



Vabbè dai, consideriamola una mia personale reinterpretazione. In fondo lo stesso Lichtenstein ha reinterpretato diverse opere d'arte del passato, no? come questa Still Life with Goldfish, in cui riprende un tema caro a Matisse. Anche se secondo me, a parte il fatto che ci sono dei pesci rossi che nuotano in un boccale, non c'è una grande somiglianza. 


Ma non posso proprio distrarmi un attimo e fare tranquillamente quattro chiacchere con voi che guardate cosa mi combina Gioiuzza. 
Maman, perché stai fotografando il pavimento?


Ah, ti sembrava una delle opere esposte? perché è' lo stesso blu degli altri quadri, dici? si capisco, l'uso dei colori primari, saturi, ti ha tratta in inganno.
Ma non ti preoccupare Maman, non lo dico a nessuno, sarà il nostro segreto.
Certo l'arte moderna è spesso difficile da comprendere, ma vi do un consiglio.  Fate come me: un sorriso appena accennato, misterioso come quello della Gioconda, e lo sguardo remoto, perso nel vuoto, et voilà, il gioco è fatto. 
Anche se voltate le spalle al quadro non fa nulla, tanto ormai godrete di una fama imperitura di conoscitori ed estimatori d'arte.


Ma proseguiamo, che se no si fa tardi e la libreria del Centre Pompidou chiude, e non possiamo comprare i magneti da frigo e tutti quei gadgets che piacciono tanto a te, Gioiuzza.
Eccoci arrivati all'ultima sala: anche per questi paesaggi "zen", ispirati da antiche pitture cinesi, Lichtenstein utilizza la tecnica del puntinato Benday, tipica dei fumetti, che ha fatto sua già dalle prime opere.
Sorprendente, vero? 

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