jeudi 22 août 2013

Mini-guida: ad Amsterdam con i bambini

Maman non solo adora viaggiare, ma anche, più semplicemente, esplorare strade e quartieri della nostra Parigi. Così io e lei siamo sempre in giro. 
Ma, in compagnia di un bambino della mia età, prendere la metro, andare al ristorante, per negozi o addirittura viaggiare non sempre è facile. Con un passeggino, anche una semplice passeggiata può diventare un exploit olimpionico.
Così ho pensato di recensire i posti che visito, in viaggio e qui a Paris, a secondo dell'accessibilità per noi bambini, attribuendo una nota globale che può andare da una a cinque poussette (passeggino in francese). Magari qualche mamma, fra i miei lettori, troverà utili le mie recensioni.

Pronti per il primo esame poussette? 
Se vi dico Amsterdam cosa pensate? beh no, i tulipani non valgono.
Coffeeshop, cannabis legalizzata, addirittura un intero quartiere a luci rosse: la capitale olandese ha da sempre una reputazione trasgressiva e libertaria, ma pochi sanno che, come molte città del nord Europa, è anche un paradiso per noi bimbi.
A cominciare dai trasporti. Amsterdam è piccola e si visita facilmente a piedi, i marciapiedi sono concepiti per salire e scendere facilmente con un passeggino. Se desiderate prendere un mezzo pubblico, sappiate che sono tutti muniti di appositi spazi per sistemare i passeggini. Tuttavia, il mezzo di trasporto più usato dagli olandesi è la bicicletta, ed è frequentissimo vedere genitori che scarrozzano la prole in bici: se l'idea vi solletica, potete affittarne una come questa.



Nei ristoranti e nei locali pubblici noi bambini siamo sempre i benvenuti, e troveremo seggioloni e scaldapappe a nostra disposizione. 
Certo non ho provato ad entrare in un coffee shop eh, anche perché mi hanno detto che bisogna avere 18 anni... Però sono stata in diversi bruines cafés (caffè bruni), caratteristici bistrot olandesi che devono il loro nome agli interni di legno scuro e ai muri e soffitti anneriti dalla nicotina. I bruines cafés sono spesso minuscoli, ma la difficoltà di farsi strada con un passeggino nello spazio esiguo fra un tavolo e l'altro è presto superata grazie alla disponibilità dei camerieri e alla cordialità degli altri avventori.
Nella foto qui sotto, uno dei seggioloni del café di un fantasticoooo (dixit Gioiuzza) concept store nella zona dei docks. Io e Papa abbiamo aspettato a lungo sorseggiando un cappuccino mentre Maman faceva shopping, e quindi posso assicurarvi che questo seggiolone, oltre ad essere carino (gli olandesi sono in genere molto attenti al design) era anche comodo.



Per quanto riguarda i musei, vi racconto la mia esperienza, assolutamente positiva, al Van Gogh Museum
Quel giorno pioveva, e noi ci apprestavamo disciplinatamente a fare una coda di almeno un'ora. (Maman era quasi contenta, perché quel mattino aveva comprato un ombrello nuovo in un negozio di souvenir, ma di questo vi parlerò la prossima volta). Un custode ci fa segno di scavalcare la coda, e ci fa entrare, con grandi sorrisi, attraverso un entrata dedicata alle famiglie con passeggini.
Tempo di attesa: inesistente. 
Una volta dentro, numerose iniziative sono organizzate per noi bambini (anche se io ero ancora un po' piccola per usufruirne). Visite guidate, laboratori e postazioni multimediali, aree di gioco per apprendere giocando. Addirittura è possibile organizzare feste di compleanno: se anche voi volete soffiare sulle candeline al Van Gogh Museum in compagnia dei vostri amichetti, allora leggete qui

Per concludere, possiamo affermare che Amsterdam è una città assolutamente a misura di bambino.
Nota globale: cinque poussettes



Foto di una vetrina del quartiere De Pijp

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